Emilio Cecchi: America Amara

Dopo il suo libro Et in Arcadia ego, sulla Grecia, la pubblicazione del quale coincide con l'assegnazione del "Premio Mussolini 1936-XIV" da parte della R. Accademia d' Italia, Emilio Cecchi torna, con impegno anche piu intenso, alla letteratura di viaggio col presente volume, America amara, che raccoglie impressioni e meditazioni di due lunghe residenze agli Stati Uniti ed al Messico. Sulle qualitá di questo prosatore, il giudizio s'éormai fissato da tempo: con una nimitá che, in materia di letteratura contemporanea, non e certo consueta. Il titolo, America amara, non arieggia ad una polemica superficiale ed abusata; ma investe caratteri fatali e vitali, della vasta faticosa cicilta americana. Piu che in altri suoi scritt di viaggio, il Cecchi ha fermato l'attenzione su fenomeni culturali, artistici, politici. Ma tutto il libro e stipato di figure, siluette, ritratti. I negri di "Padre Divino" e quelli delle piantogioni, i magnati a caccia alla volpe, le dame e le zitelle della metropoli, studenti e studentesse californiani, il buon ladro, il vecchio pittore a Citta di Messico, ecclesiastici ed "espadas", cinematografari e ragazze da strapazzo, passano in una prosa esatta come un documentario, e avvincente come un romanzo.

24 Tavole.